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Mutuando il titolo dal bellissimo saggio di I.Vellejo, Papyrus disegna un percorso tra biblioteche, abbazie di amanuensi, storie di battaglie e di cammini spirituali su pergamene e manoscritti in una ricerca della tradizione che diventa, tramandandosi, futuro. Tra scritti medievali originali, qualche inedito e la letteratura fantastica degli anni Cinquanta ispirata ad essi (Calvino, Quenau) il percorso si dipana tra cantighe di Alfonso X e la forma medievale di canto come mezzo di racconto.
La scelta musicale porta avanti lβessenza della βcanzoneβ medievale che nasce in seno ad un mondo costruito a misura dβuomo. Dopo che lβumanitΓ si Γ¨ trovata a vivere secoli e secoli sotto il grande mantello dellβImpero romano che aveva potere di vita e di morte sui suoi sudditi e ne gestiva anche commerci, scambi e interconnessioni costruendo ponti, architetture, spazi di incontro, nei primi secoli del Medioevo gli uomini si ritrovano catapultati in un microcosmo basato esclusivamente sulle proprie forze in cui approvvigionamento, sussistenza e connessioni avevano, invece, come unico metro di paragone il passo, lo sguardo, il pensiero, a portata semplicemente di UOMO.Β Da qui nasce un pensiero diverso, piΓΉ individuale, piΓΉ spirituale, piΓΉ intimo, trascritto e arrivato fino a noi su papiri e pergamene. Da qui nasce la modernitΓ .
Con LIVIA SACCUCCI
OTTAVIA ORTICELLO
VINCENZO DE LUCA
letture
ALESSANDRO REGOLI vocals
GIOVANNI CIAFFONI guitar
EMILIANO BEGNI piano